MAL DI BICI

Descrizione

Mal di bici

Un concept book nel quale più che mai testo iconico e poetico si compenetrano e si ri-generano con movimenti attraverso i quali le fasi del dictare, dell’emendare, del componere, e degli artificia si alternano in modo fluido. Ogni fase consolida e destruttura al tempo stesso il textum originario, lo rende enigma. Un enigma che parla di donne, di donne di carta che raccolgono magnetismi visivi e verbali e li trasfigurano. La parola evocatrice attrae l’immagine ma è l’immagine che apre il lettore ai microcosmi evocati. Le donne di carta si muovono inquiete tra le pagine di un textum che si propone come strumento euristico attivo. Le piccole forbici sulle linee tratteggiate invitano il lettore a violare il mistero. Scegliere il volto o scegliere il corpo, scegliere il frammento o l’illusione dell’intero, scegliere il lessema che ricorda o la locuzione che tradisce. Gli autori lasciano aperto l’enigma e propongono il dilemma. L’eterno dilemma, perché si parla d’amore, anzi di mal d’amore, anzi di mal di bici, perché la bicicletta l’abbiamo voluta e dobbiamo pedalare, con fatica, con la gioia della scoperta, col magone di un appuntamento mancato, con l’emozione di una notte d’amore o gli occhi pesti di una notte insonne, con l’illusione intatta del futuro o la cupa coscienza di orizzonti negati…